Un sogno assurdo, insensato, inquetante... ma eccitante...
clic Una piccola spoglia lampadina s'accende illuminando di squallore una piccola stanzetta. clic E' meglio il buio, ma chi ha esaudito il desiderio? ...Tremore temporaneo, inquietudine... Lo sguardo viene gettato qua e là nella stanza: c'è uno sgabello, l'unico oggetto percepito nei pochi attimi di illuminazione prima che tutto diventasse nero. Perché c'è uno sgabello? Attorno è tutto vuoto, sembra che tutto sia stato spogliato al fine di concentrare l'attenzione solo su un'unica cosa; e lo sgabello è lì pronto ad accogliere il piccolo corpo dell'inquieta. clic Un'altra luce s'accende di fronte alla giovane sullo sgabello; c'è uno schermo di vetro, è un film reale. Ma non c'è nessuno. Al di là le pareti sono nere, misteriose, infinite. clic Tutto torna nuovamente buio. ...Tremore, fa freddo... Piccoli sottili rumori si espandono nel nulla, una finestrella che si apre, poi un'altra, ma tutto è ovattato, al di là dello specchio il film è cominciato. Sottile e fredda luce lunare penetra dalle due finestrelle aperte una opposta all'altra. ...Un brivido improvviso, fa caldo... Una donna osserva oltre il vetro; non bella, non brutta, non perfetta, non imperfetta, non sensuale, ma eccitante. E' una di quelle, è una strega del sesso, è una di quelle che sa penetrare i più profondi desideri e risvegliarli in un attimo, è una di quelle che emanano erotismo da ogni parte del loro corpo. ...Il respiro si interrompe, l'occhio è un misero ago catturato da una forte calamita... Lascia cadere la giacca ai suoi piedi, cammina avanti e indietro, osserva, accenna un sorriso carico di triste malizia. Sfiora il vetro con i polpastrelli della mano destra, al suo tocco esso si scalda dopo essere stato sfiorato dal freddo che soffia dalle due finestrelle. ...Pelle d'oca, brividi... ma fa caldo... Gelo che sfiora la sua pelle così pallida da sembrare irreale in contrasto solo con un intimo semplicemente nero. Api apparse dal nulla rompono il silenzio pesante tanto da essere palpabile. Una puntura, un gemito trattenuto. ...Sconcerto... Le mani, appena tremanti, vengono portate a slacciare il reggiseno che, però, non viene tolto giocando con l'immaginazione dell'inquieta. Un altro sguardo. Un'ape punta il lato esterno del seno destro; un altro gemito questa volta maggiormente udibile. ...Un incontrollato calore s'insinua tra le gambe della giovane che, incapace di qualsiasi pensiero, si limita a guardare...
Elena Gatti
pubblicato il 15.11.2007 [Testo]