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Uno scritto a caso

E non è mai giorno
[scritto] "I pensieri di una donna che per errore è stata chiusa in un manicomio. I pensieri di una donna comb
Marina Oddo
13.12.2007

"La penna, l'inchiostro e il diario"

"E' la storia di una bambina che racconta tutti i suoi segreti al diario... Di notte gli oggetti si

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C'era una volta una piccola penna che viveva in compagnia del suo grande amico diario... Insieme trascorrevano la maggior parte del tempo perché la loro padroncina amava molto scrivere: era fiera dei due amici ai quali poteva confidare i suoi segreti, ben sapendo che nessuno avrebbe mai saputo cosa quelle pagine racchiudessero. La piccola penna, però, non aveva tenuto conto dell'anima nera e cattiva che scorreva dentro di sé: l'inchiostro. Vanitoso ed invidioso, pensava di essere molto più importante dell'involucro che lo racchiudeva; non era forse lui che immortalava tutti i pensieri della dolce bambina? La rabbia e la gelosia furono tali che, un giorno, decise di fare un brutto scherzo alla penna; così cominciò ad scrivere a tratti, a schizzare via abbondante dalla punta. La bimba, perplessa, si allontanò scuotendo il capo e pensò che, per quella sera, sarebbe stato meglio andare a dormire, l'indomani avrebbe in qualche modo riparato ai danni! La piccola penna, intanto, iniziò a piangere e a disperarsi. Quelle pagine così belle e ordinate, l'orgoglio della sua padroncina, erano ormai rovinate; e lei, che fine avrebbe fatto? Di sicuro la bambina non l'avrebbe più accarezzata, elogiata e l'avrebbe buttata via senza pietà... Esausta, cadde stanca su quelle pagine pasticciate con il solo desiderio di poter riacquistare il controllo di sé, di poter tornare ad essere quella di prima... Intanto era scesa la notte e di notte si sa, quando gli uomini dormono, gli oggetti pian piano si animano, prendono vita... Dall'altro del comodino, aveva assistito impotente all'accaduto, l'angioletto di porcellana che lì abitava da tempo. Era davvero grazioso: aveva il visetto paffuto, le piccole ali di un rosa tenue, ed un abitino bianco tempestato di stelline dorate. Continuava, dunque, a guardare crucciato, pensando che bisognava pur fare qualcosa... Discese giù svolazzando leggero, scosse la testa e con tono forte e deciso suscitò all'inchiostro che covava dentro di rabbia: "Dovresti vergognarti, sconsiderato! Far soffrire così la piccola penna che t ha sempre ospitato con amore e umiltà. E poi, senza di lei non avresti un bel nulla; se continuerai a far dispetti, la padroncina, con lei butterà via anche te!". Lasciò cadere dal vestitino decine di stelline dorate che andarono a posarsi sulle pagine del diario ancora aperto, coprendo così quegli orribili scarabocchi... Da allora, l'inchiostro, la penna e il diario, percorsero il cammino della loro vita insieme, fino a quando la bambina, divenuta grande e avendo scritto l'ultima pagina del diario, decise di riporlo in un cassetto dentro una bellissima scatola colorata. Ogni ntanto, però, la nostalgia la portava a sfogliare il suo vecchio amico ed il suo sguardo si posava immancabilmente su quella pagina tempestata di stelline dorate. Come fossero finite lì la bambina non riuscì mai a spiegarselo e neppure mai si accorse che il volto paffuto dell'angioletto di porcellana accennava un lieve sorriso.

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Marilisa Gentile pubblicato il 29.05.2008 [Testo]


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